04 DIC – Gentile Direttore, spiace dover tediare i lettori con ulteriore aggiunta al dibattito sulla questione del Fisioterapista di Comunità, ma avendomi citato, non posso non replicare a quanto affermato nell’articolo a firma di Elisabetta Caredda che riporta le dichiarazioni di Donatella Bonaiuti  in cui – a partire dal titolo – si insiste sul voler relegare il ruolo del Fisioterapista alla pura esecuzione, basando il tutto sull’affermazione che il Fisioterapista “non può avere un ruolo autonomo e non esecutivo di indicazioni mediche”.

Pare che alla base di tutto ci sia il timore di impoverimento del ruolo del Fisiatra, mai per altro delegittimato dal sottoscritto.

Se questa delegittimazione è fuori discussione, analogamente sembra decisamente antistorico continuare a misconoscere che il Fisioterapista, per norma, si occupa anche di valutazione funzionale, di prevenzione (anche primaria e secondaria e non solo terziaria), di cura, di palliazione e non solo di riabilitazione….

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